Il 2 luglio scrivevo così: “La notte nomade mangione, il giorno in un laboratorio di ricerca. Stamattina ero al microscopio a fluorescenza, e costui mi si è rivelato. Ha detto di essere il mio vero padre, che il mio vero nome è Kal-Puok e che sono stato mandato sulla Terra per diffondere il verbo lipidico del mio pianeta! I miei genitori terrestri hanno confermato, e già ho comprato la tutina! Presto, quando sarò pronto, mi mostrerò al mondo nelle mie nuove vesti! Continuate a dare forza, coraggio e fame a Kal-Puok su Le avventure culinarie di Puok e Med”
Ed eccomi cari umani!!!
Avete presente l’energia sferica in Dragonball dove tutti si fermano, alzano le mani al cielo e danno energia a Goku che fa il pallottolone? I vostri 1000 mi piace hanno sortito lo stesso effetto, mi hanno dato coraggio e ora sono pronto per mostrami al mondo con la mia tutina giallo lipidi! Simbolo ineluttabile della lotta al male dell’inappetenza, ai soprusi di chi lascia il mangiare nei piatti, alla tirannia delle tipe “no sto a dieta, usciamo dopo cena”.
AHAHAHAHHAAHHAHAHAHHAHAHHHAHAHAHAHAH! Bello vero? Ho conservato questo gioiellino per un po’ aspettando questo momento, e sono felicissimo di aver raggiunto questo piccolo obiettivo. Ma oltre a ringraziare tutti voi, la mia fantastica fotografa Maria e la mia bella Terri che ci ha sempre aiutato ad organizzare tutto, voglio dedicare questo piccolo traguardo ad una delle persone più importanti della mia vita, e che ha influenzato più di tutti il mio amore per il cibo!
Nonna Assunta! Che ci ha lasciato da un annetto e mezzo e con la quale sento ancora un legame così forte che non riesco a toglierla dalla mia foto profilo di FB, posto in cui passo tanto tempo e quindi un piccolo modo per non far sbiadire il suo volto e il suo bellissimo sorriso nella mia memoria. Per me Nonna Assunta rappresenta quasi tutto il mio universo culinario infantile. Ricordo con affetto le domeniche. Se andavamo a trovarla a pranzo o la sera, lei sapeva già il mio piatto preferito. A pranzo, “o’ rutelluccio e’ pollo che’ patane”, mai più mangiato così buono, pieno d’olio e pepe, con quei cosciotti che assumevano il colore più appetitoso del mondo. La sera invece una marea di patate fritte tagliate in casa, ad accompagnare delle deliziose fette di carne fritte in padella. La ricordo a sbucciare buste intere di patate, friggere una fettina di carne dietro l’altra, e vederla pulire il piatto con una grandissima scarpetta. Aveva il mio stesso spirito, adorava il cibo e mangiava davvero con gusto! Passione che mi ha trasmesso dalla più tenera infanzia, soprattutto con episodi ormai diventati leggende nella nostra famiglia.
Il primo, quando avevo circa 8 anni. Doveva nascere mio cugino Tommaso, mia mamma era in ospedale con zia, ed io andai a dormire per tre giorni a casa di nonna, il chè per me equivaleva ad una vacanza da sogno, piena d’affetto e di cibo. Quando ormai già si conosceva la mia passione sfrenata per le patate, dissi “Nonna, tre giorni, voglio mangià solo patate, falle come vuoi tu”. Detto fatto, in quei tre giorni mangiai: patatine fritte in padella, patatine fritte in friggitrice, pollo e patate al forno, crocchè, “o cattò”, gnocchi, mancava solo la pasta e patate, che fino a qualche anno fa non mi era mai piaciuta, per scoprire che bastava un po’ di provola e il forno per renderla uno dei miei piatti preferiti. AHAHAHHAHAHA, comunque, deve esser stata quella la settimana in cui ho iniziato ad assumere la forma di una patana!
Ma è il secondo episodio quello che mi sta più a cuore, quello leggendario, che vien fuori ad ogni tavolata in famiglia. 1991, sta per nascere mio fratello, il primo che si diverte a diffondere questa storia, ho 3 anni e vado a dormire a casa di nonna. “Mamma per Egidio ho comprato i bastoncini, fagli mangià quelli stasera”. Detto fatto. Chiama mia mamma il giorno dopo, e chiede “Mà, Egidio sé mangiato i bastoncini?” “SI, COME NO” “E quanti se ne è mangiati? Quattro, cinque?” “EHH, TUTTA A’ SCATOLA”. A mia mamma venne un coccolone! Era la scatola di DICIOTTO, e a 3 anni, li avevo mangiati tutti! Ahahahahhahahahaha! Forse è stato proprio quel giorno il punto di non ritorno, lo svezzamento di un Puok e Med, la nascita dello spirito magnereccio! Sono troppo affezionato a questa storia, la racconto con orgoglio, per ricordare la donna migliore del mondo, tant’è che il primo titolo di questo blog, il primo pensato e poi accantonato a favore di quello che tutti sapete, era proprio DICIOTTO BASTONCINI 😀
Chissà, potrei crearci un personaggio, un altro alter ego dopo Puok e Med. Me lo immagino mezzo balcano, coi baffi, che pronuncia il suo nome così: Dì-ciuotto Bà-stuoncini!
😉
E con questa dedica che sentivo di fare con tutto il mio cuore, ringrazio tutti gli altri che hanno contribuito fino ad ora a rendere speciale LE AVVENTURE CULINARIE DI PUOK E MED: Maria Bellopede, Ciro Mazzella e famiglia, Tatti Donninelli, Mirko Napolitano, Raffaele Ottaiano e famiglia, Alessio Pepe, Regina Malafronte e famiglia, Cesare De Michele, Roberto Susta, Salvatore Susta, Massimo Mazzaccaro, Francesca Battaglia, Luigi Picariello, Francesca Lo Sapio, Peppe Cammisa e famiglia, Franco Cerrone, Antonietta Di Nuzzo (Coppola) e famiglia, Stefano Zambardino, Mario Tortora, Emanuele Chetta, Stefano Chello, Elio Fabio Esilio, mia Mamma e Teresa Maria D’Arco. GRAZIE !
Che questa lista diventi sempre più lunga ❤
Alla prossima! 😀 Continuate a seguire tutto il mondo #puokemed su:
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Egidio Cerrone, Puok&Med, Diciotto Bastoncini
😀
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